Brunello e Bistecca, 26/09/2010

 

Tenute di Silvio Nardi, vicino a Montalcino, 26 settembre 2010

 

E così si è realizzata anche la prima spedizione di Club allargata – non solo alle signore (vedi Vissani) – ma anche alla promettente progenie.

Sollecitati dal mai troppo lodato MT, in una ordinaria riunione serale settembrina, i prodi consociati hanno verificato un concreto interesse ad una spedizione giornaliera nelle terre del principe dei vini toscani per partecipare all’iniziativa b&b, cioè, Brunello e Bistecca.

In una tiepida domenica post-vendemmie, tutto sommato opportunamente non infuocata da un sole tardo estivo, diversi equipaggi, incerti nella strada da percorrere, ma fermissimi nel perseguimento dell’obiettivo finale, si sono distaccati dalla confortevoli mura della capitale per affrontare i numerosi km che li separavano dall’alta Val D’Orcia.

La località che li aspettava – Casale del Bosco – precisavano le stesse informazioni fornite dagli organizzatori, prevedeva negli ultimi 7-8 km, anche l’impossibilità di avvalersi del navigatore, tanto remotamente erano poste le Tenute Silvio Nardi, sede dell’evento.

 

 

 

 

 

 

 

Ebbene, nonostante piccoli e secondari ritardi, nessuno degli equipaggi partiti veniva dato per disperso e, sostanzialmente entro le 13.30, potevano considerarsi arrivati in loco l’MC con Maria Teresa, l’MT con Francesca e la piccola Elena, il Pubblicano con Cristiana e i due baldi virgulti, il socio Gabri con Lucia e i piccoli Emanuele e Lorenzo, nonché anche lo scrivente MF con Irene e Gea, di poco più di un anno ma già interessata a simili trasferte.

L’impressione generale, per comune sentire, non era delle migliori, il posto era ampio e spazioso… ma anche occupato da un numero imprevedibilmente elevato di ospiti che, in un’iniziale fase di preoccupazione, faceva temere per la buona riuscita dell’evento.

E invece, a conferma di un’organizzazione quasi teutonica, i due tavoli occupati dalle orde del Phileas, come si ritiene quelli presidiati dagli altri ospiti, potevano godere di una degustazione di prelibatezze assolutamente perfetta per qualità, quantità e tempistica.

La pregevole razza chianina la faceva da padrona, partendo dall’antipasto, espressa tra l’altro in forma di una notevole tartare, per passare alla pasta casareccia condita con uno strepitoso ragù in bianco (qui si sono contati diversi bis), per finire, temporaneamente, con una misto di carne della succitata razza, che nella versione hamburger toccava vette difficilmente ripetibili.

 

Il tutto opportunamente annaffiato in crescendo da un Turan rosso, leggero, quindi da un Rosso di Montalcino di struttura superiore, per concludere con l’atteso Brunello che deliziava i palati dei soci impegnati nel tener alto il nome del Club.

La fase del dessert prevedeva, opportunamente, di alzarsi per raggiungere un’apposita postazione dove poter gustare gelati vinosi e un’ottima granita di Moscadello di Montalcino, vino dolce della casa.

I sorrisi abbondavano sui volti dei soci, come dovrebbe dimostrare la documentazione fotografica, e la letizia per l’appartenenza ad un consesso capace di pianificare tali spedizioni era tangibile.

Lo scrivente, anche per la presenza della piccola pargola, prendeva anticipatamente la via del ritorno, non certo prima di aver fatto adeguata provvista di prodotti vinicoli.

I più coraggiosi dei soci, ancorché ben consci della lunga via del ritorno, si trattenevano ulteriormente per assaporare la parte finale della giornata, che prevedeva una degustazione di sigari Toscani invecchiati adatta alle loro sensibili papille gustative, in felice abbinamento con un rotondo Vinsanto prodotto dalla casa.

 

 

Non mancava uno spettacolo di cowboy locali e di importazione, che si esibivano nel lancio del lazo e in esercizi di cattura del vitello.

Tutti, comunque, rientravano felicemente nelle proprie mura testimoniando gratitudine al MT per l’individuazione dell’occasione conviviale e al glorioso Club che li unisce.

 SF  MF GIANFRA

 

 

 

Attività