CIRO

Carlo Tondelli, Socio Fondatore.

L'ESPERIENZA DI VIAGGIO: in barca, di notte, a Pee Pee Island nel mare Andamano, con le stelle nel cielo e nel mare

IL TABACCO: Edradour con due migliori amici dieci anni dopo averlo acquistato assieme a Pitlochry

IL WHISKY: il primo cohiba, ammirando Roma di notte da Villa Miani al matrimonio di un migliore amico
 

 

IL PERSONAGGIO

I primi contatti con i consoci risalgono a venti anni prima della fondazione del Club. Nella fatidica aula 10 di Via del Castro Laurenziano, l’ampio Canale S-Z (nulla a che fare con Suez) del primo anno di Economia ha causato il contatto tra il nostro e il SF Gabriele.

Il contagio si è presto diffuso alla vicina Via Scarpa, sede del temibile biennio di Ingegneria, dove già dimorava il SF Francesco. Così presto Carlo Tondelli si tramutò in Ciro Quadretti, nome con il quale è ancora noto.

Pronta anche l’entrata in contatto con il MC Massimo, per una comune passione per i giochi di ruolo … le caratteristiche Chtuloidi del nostro del resto si intuiscono dalla di lui foto.

Altra peculiarità evidente è la sua bidimensionalità nelle rappresentazioni fotografiche, che lo ha anche associato al soprannome di “Cartone”, soprattutto a motivo delle performance nel viaggio di Club Ante-Litteram in Perù, dove si è anche prodotto nel primo Inca Trail con Husky e busta della spesa e in un’avventura amazzonica con la borsa di Giuseppe Tubi.

Nello stesso viaggio, la pianificazione asfissiante delle altrui spese, di cui si era unilateralmente nominato gestore unico, lo hanno reso degno dei piani quinquennali di sovietica impostazione; di qui il veto corale che gli ha impedito di coronare l’aspirazione a Pubblicano del Phileas.

Noto per la solerzia nel lavoro e l’insonnia, si è impegnato allo spasimo nella ricerca economica e nella nobile causa delle banche popolari, accettando ubicazioni lavorative impervie come i Parioli e la torretta del palazzo delle Generali a Piazza Venezia.     

La comprensibile censura preventiva del MC su argomenti inerenti il tifo calcistico trae la sua giustificazione proprio dalla speciosa attitudine del Ciro che, se esplicitata in questa sede, getterebbe un’ombra lunga e inquietante sulla credibilità del nostro glorioso Club.

Nelle varie edizioni del Peppe Day, tradizionale evento sportivo cui il Phileas ha partecipato con almeno sei dei futuri consoci, il nostro negli anni si è accompagnato con compagni di squadra via via sempre più giovani per poter vincere la coppa, senza peraltro riuscire ad evitare in una occasione l’infamia del cucchiaio di legno.

Nelle sedute del Phileas si è prodotto in encomiabili sforzi propositivi, chiaramente mai sostenuti da partecipazione diretta; il suo carattere attivo e frenetico trova giusto sfogo in  sport estremi come lo yoga dinamico e il calcetto statico; frequentazioni bi-partisan come la Birreria Peroni e l’Indianino Ayurvedico simboleggiano perfettamente gli apparenti paradossi della sua personalità, oscillante fra un ostentato cinismo e una manifesta grande generosità d’animo, che lo rende il socio più ineffabile del club.

    

 

 

 

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